È tempo di potare le rose

in: Come? - tag: potatura potatura rose rosa rose - il: 10 Febbraio 2022
In febbraio le piante ancora dormono e i rami nudi evidenziano bene l’architettura di ogni esemplare, permettendo di effettuare la potatura corretta per ogni tipologia.

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Finalmente è arrivato il mese ideale per potare quasi tutti i tipi di rosaio. Se però le gemme si sono già schiuse, e le foglie si stanno distendendo, presta la massima attenzione nel potare i rami per non recare danni!

I consigli generali

Procedi in giornate fredde ma con temperatura sopra lo zero, perché i rami non devono essere ghiacciati. Scegli giornate asciutte, perché i fusti non devono essere umidi: le microgocce d’acqua favoriscono le malattie fungine; naturalmente non deve essere prevista pioggia nelle 24 ore successive.
Utilizza forbici da potatura dalle lame ben affilate e pulite: meglio ancora, disinfetta le lame nel passare da una pianta all’altra immergendole per alcuni secondi in un barattolo pieno di acqua e candeggina al 2% o spruzzandovi sopra dell’alcool denaturato. Le migliori sono a taglio passante: accertati di avere un modello efficiente, sempre per non danneggiare i rami dei rosai.
Munisciti anche di un buon seghetto robusto, utile per segare i rami più vecchi. Su tutti i tipi di rosai elimina i rami secchi, quelli malati e quelli troppo deboli, nonché i fiori appassiti se già non lo hai fatto durante la bella stagione. Dopodiché intervengono le particolarità di ogni tipologia di rosa, che vanno rigorosamente rispettate.

Le rose che si potano

Sui rosai ibridi di Tea si tagliano i rami dell’anno precedente per circa un terzo, lasciando 3 gemme dal punto di nascita del ramo. I rami vecchi vanno tagliati conservandone da 3 a 5 se desiderate fiori molto grandi.
I rosai Floribunda o rosai a cespuglio devono rimanere “più lunghi”: si taglia un quarto della lunghezza dei rami dell’anno, quindi con almeno 4 gemme dal punto d’inserzione. Ad anni alterni elimina i rami più vecchi al centro del cespuglio, lasciandone almeno 6: tutte queste precauzioni per evitare uno sviluppo scomposto e troppo vigoroso della pianta che riduce la fioritura.
Infine, sui rosai paesaggistici o coprisuolo o a bassa manutenzione o tappezzanti, la potatura si effettua ogni 3-4 anni con il decespugliatore o la tosasiepi, lasciando i cespugli alti 80-100 cm: in questo modo i rosai si allargano coprendo il terreno.

Le rose che NON si potano

I rosai rampicanti o sarmentosi non si potano per non snaturarne il naturale portamento esuberante. Se sei costretto a potarli, significa che hai dato loro poco spazio… Per non rovinarti la fioritura, taglia ogni ramo al massimo di un terzo.
I rosai antichi non vanno potati per lo stesso motivo dei precedenti. Ci si limita, ogni 2-3 anni, a tagliare alcuni (al massimo un terzo) dei rami più vecchi per ringiovanire l’esemplare. Attenzione: se tagli i rami dell’anno precedente, nell’anno in corso non avrai fioritura.
Così come si fa ogni 3 anni sui rosai botanici o rosai da bacca, per i quali si aggiunge l’eliminazione delle bacche ormai appassite, che avviene accorciando di un terzo il ramo. Attenzione: su questo tipo di rosaio non è facile distinguere i rami secchi da quelli vivi e, nel dubbio, si può rimandare l’operazione di rimonda dei soli rami secchi alla primavera, quando le foglioline riveleranno la vitalità dei rami.
Infine, sui rosai non rifiorenti (che possono essere anche moderni) la potatura andrebbe fatta in luglio, al termine della fioritura: se li tagli adesso, elimineresti anche le gemme da fiore portate sui rami dell’anno precedente. Vale anche per loro lo svecchiamento invernale ogni 3 anni.

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