Le orchidee terricole si coltivano in vasi con normale terriccio, a differenza di quelle epifite che richiedono substrato di corteccia sminuzzata.
l nomi botanici delle orchidee terricole consigliabili per la coltivazione amatoriale sono Bletilla, Calanthe, Pleione, Cypripedium e Ludisia. Una delle tipologie più diffuse di orchidee terricole è la Bletilla, che si utilizza come pianta da bordura in giardino o in vasi profondi, dove fiorisce generosamente. Il Pleione ha fiori enormi e colorati; la Calanthe dalle strane corolle è chiamata “orchidea di Natale” perché fiorisce in inverno… Tante le varietà in colori diversi!
Coltivare le orchidee terricole
Ambiente e temperatura: dipende dal tipo di orchidee. Le Calanthe amano il caldo con elevata umidità; i Pleione accettano clima piuttosto fresco, 18-20 °C è l’ideale. In inverno entra in riposo.
Annaffiature e umidità: molta luce e moltissima umidità sono le condizioni base per vederle fiorite a lungo. Le vaporizzazioni di acqua devono essere frequenti per le orchidee che vivono in casa.
Quando e quanto concimare: le orchidee terricole hanno bisogno di concime con una certa frequenza ma senza esagerare con la quantità. In genere è sufficiente concimare ogni 12-15 giorni; sospendere quando le piante entrano nella fase di riposo post-fioritura.
Pulizia e potatura: quando la fioritura è finita si asportano delicatamente i fiori appassiti rimasti e si tagliano alla base gli steli secchi che hanno portato i fiori. Per la Bletilla occorre un lavoro di pulizia: si tagliano le foglie secche a fine autunno, raso terra (rinascono a primavera con i primi caldi).
Curiosità
- Vanilla planifolia, la pianta che produce le bacche dalle quali si estrae la vaniglia, è un’orchidea terricola coltivabile in casa o veranda nei climi con inverno freddo, in ambiente con molta luce e umidità.
- Il Pleione è un’orchidea terricola che ama i climi freschi: è fra le poche a crescere anche in Tibet, alle pendici dell’Himalaya e nell’India del Nord.
Cypripedium
Bletilla
Calanthe
Pleione
Ludisia